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SCHEDA NUMERO 026
NUMERO SU MAPPA CPM01-8
   

DENOMINAZIONE

BURLAMACCHI, Carlo & DONATI, Donato (poi Burlamacchi & Bevilacqua)

COMUNE

Lucca

LOCALITÀ

Lucca

LOCALIZZAZIONE

Via del Fosso n. 137-145

   

TIPOLOGIA

Lanificio

FONTE ENERGETICA

n. 4 Motori idraulici

FORZA MOTRICE

13 CV

CONCES. FORZA MOTRICE

1811

ULTIMA SEGNALAZIONE

OPERAI N.

1899, 51 operai

GIORNI LAVORATIVI ANNUALI

CORPI FABBRICA

VILLAGGIO INDUSTRIALE

 

DATA FONDAZIONE

1820

DATA CESSAZIONE

CR073) Via del Fosso dal civico 137 al 145. Si notino le belle mensole in ferro su cui anticamente si poggiavano drappi e tende, poste all'ultimo piano destinato all'asciugatura dei tessuti in lana.


IL SITO OGGI

ESISTENTE

SI

PROPRIETÀ

Privata

DESTINAZIONE D’USO

ACCESSIBILITÀ ESTERNI

ACCESSIBILITÀ INTERNI

CORPI FABBRICA RESIDUALI

PRESENZA MACCHINARI

STATO DI CONSERVAZIONE

RISCHIO ARCHEOLOGICO

DICHIARAZIONE D’INTERESSE

CENNI e ANNOTAZIONI STORICHE

Dal Sec. XVII al Sec. XIX, Fabbrica del Salnitro e poi dal 1883 risultano proprietari BURLAMACCHI e BEVILACQUA. Mariano Bevilacqua aveva aperto nel 1830 una fabbrica di filati e tessuti di seta in via della Fratta, angolo via del Biscione. Mariano, associato al lanificio già nel 1841, morì nel 1860 e la fabbrica passò al figlio Tarcisio che risulta, anch'egli, qui associato al vecchio Lanificio. I Bevilacqua, di origine bolognese, erano proprietari dell'attuale Villa Manetti (già Spada e poi Bottini) a Saltocchio.

N.B.: Opificio citato nella “Guida del Forestiere per la città e il contado di Lucca” di S. E. Tommaso Trenta, Consigliere di Stato onorario, Lucca, Tip. Francesco Baroni, 1820.

DESCRIZIONE ATTIVITÀ PRODUTTIVE

Produceva berretti rossi per il Levante e pannilana per uso interno.

La lana (...) dopo nettata e depurata, passa alle cardatrici e al filatoio (...) un grandioso impianto di tintoria serve a dare il colore alle matasse che poi, dipanate, passano al telaio: i telai del lanificio Burlamacchi son tutti antichi e mossi dalla forza umana, dalle donne che, numerose, vi sono impiegate. Ecco la superiorità della qualità. (...) Nel lanificio Burlamacchi si eseguiscono sulle pezze del panno tutte le operazioni della follatura, della cimosatura, rasatura, ecc. Ecc. Sì che escono di là pronte alla vendita, e il mio lettore può vederne di tutte le qualità, esposte nel magazzino di Via Fillungo” (A. Morosi, op. cit., pp. 40-41).

OSSERVAZIONI

Carlo Burlamacchi e Donato Donati rappresentano una rara eccezione, con gli Spada della Fabbrica Filati Cucirini a Quiesa, di nobili lucchesi dediti ad attività produttive.

MATERIALE ICONOGRAFICO REPERITO

CR073) Via del Fosso, all'altezza del civico 139.

Un tempo, questa edicola Ottocentesca in marmo e arenaria posta anche a protezione delle maestranze che lavoravano nel lanificio lì operante, si trovava sotto la finestra centrale delle tre poste al primo piano della porzione di edificio ben visibile nella foto di repertorio risalente al 1910 circa. In anni recenti, ricavando al piano terra un fondo e dovendovi realizzare un ingresso, l'edicola, prima dotata di tettino con tegole e immagine devozionale (presumibilmente un affresco), è stata spostata sulla destra. Tale intervento, ha causato la distruzione sia del bel tettino, sia probabilmente dell'immagine devozionale. Oggi, al suo posto, vi è una Madonna con bambino in terracotta appartenente alla produzione seriale contemporanea che ripropone iconografie fiorentine quattrocentesche, assai più piccola rispetto alla superficie disponibile.

 

 

La riproduzione parziale e non a scopo commerciale del materiale pubblicato (immagini e testi) è consentita citando la fonte (indirizzo web da cui è tratto il contributo), il titolo dell'opera (Lucca industriosa - Ricerca di archeologia industriale e storia sociale), gli autori e le autrici (Francesco Petrini, Mimma Virginia Paradisi, Chiara Mazzanti e Ethan Ricci), diversamente tutti i diritti sono riservati e la riproduzione non è consentita.