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CENNI e ANNOTAZIONI STORICHE Dal Sec. XVII al Sec. XIX, Fabbrica del Salnitro e poi dal 1883 risultano proprietari BURLAMACCHI e BEVILACQUA. Mariano Bevilacqua aveva aperto nel 1830 una fabbrica di filati e tessuti di seta in via della Fratta, angolo via del Biscione. Mariano, associato al lanificio già nel 1841, morì nel 1860 e la fabbrica passò al figlio Tarcisio che risulta, anch'egli, qui associato al vecchio Lanificio. I Bevilacqua, di origine bolognese, erano proprietari dell'attuale Villa Manetti (già Spada e poi Bottini) a Saltocchio. N.B.: Opificio citato nella “Guida del Forestiere per la città e il contado di Lucca” di S. E. Tommaso Trenta, Consigliere di Stato onorario, Lucca, Tip. Francesco Baroni, 1820. |
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DESCRIZIONE ATTIVITÀ PRODUTTIVE Produceva berretti rossi per il Levante e pannilana per uso interno. “La lana (...) dopo nettata e depurata, passa alle cardatrici e al filatoio (...) un grandioso impianto di tintoria serve a dare il colore alle matasse che poi, dipanate, passano al telaio: i telai del lanificio Burlamacchi son tutti antichi e mossi dalla forza umana, dalle donne che, numerose, vi sono impiegate. Ecco la superiorità della qualità. (...) Nel lanificio Burlamacchi si eseguiscono sulle pezze del panno tutte le operazioni della follatura, della cimosatura, rasatura, ecc. Ecc. Sì che escono di là pronte alla vendita, e il mio lettore può vederne di tutte le qualità, esposte nel magazzino di Via Fillungo” (A. Morosi, op. cit., pp. 40-41). |
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OSSERVAZIONI Carlo Burlamacchi e Donato Donati rappresentano una rara eccezione, con gli Spada della Fabbrica Filati Cucirini a Quiesa, di nobili lucchesi dediti ad attività produttive. |
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MATERIALE ICONOGRAFICO REPERITO
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