Pagina creata il 12 Marzo 2018 |
Aggiornata
Venerdì 03-Feb-2023
|
FINCHÉ C'È - Il convento di Sant'Agostino
Piazza Sant'Agostino. Eccola qua un'altra vittima delle manovre per "concedere" ai privati la "cosa" pubblica: il convento di Sant'Agostino, fondato nel 1306, al centro della storia antica e recente della città, proprietà del Demanio e posto sotto vincolo storico-artistico. Sebbene non sia spettacolare come altri conventi e monasteri di Lucca che a partire dall'Ottocento sono stati sottratti al culto, ceduti o addirittura demoliti (due dei casi più eclatanti sono il Convento di Santa Chiara, tirato giù negli anni Sessanta per costruire l'obbrobrioso Genio Civile che si affaccia su Piazza San Francesco, e il convento delle Gesuate, abbattuto negli anni Venti per costruirvi l'insulso edificio delle Poste, in Via delle Trombe), conserva il suo fascino ed oggi ha acquisito, anche in virtù delle ridotte dimensioni che non richiedono investimenti esorbitanti, una notevole appetibilità commerciale. Incustodito, versa in completo stato di abbandono dal 2006 quando, ACLI e ENAIP decisero di lasciarlo a causa del forte aumento del canone d'affitto. All'Ente giunse voce che il Demanio fosse intenzionato a vendere, così si offrì di acquistare l'immobile o almeno di tenerlo in comodato con obbligo di manutenzione, ma nulla. Per il convento di Sant'Agostino, in tutta evidenza, le intenzioni erano (e sono) altre. Il Comune o la Provincia di certo non hanno i soldi per imbarcarsi in un progetto culturale al quale destinare l'immobile. Rimane l'opzione privati, come già detto, ai quali si possono concedere concessioni quasi eterne per realizzare "strutture turistico-ricettive di alto livello". Vedrete che quando il convento sarà ridotto in macerie, magicamente salterà fuori qualcuno disposto a "salvarlo" a proprie spese o, meglio, in compartecipazione, intascando poi, per intero o quasi, i profitti derivanti dall'investimento. Il magnifico complesso monumentale di San Francesco ce lo siamo giocato (oggi è proprietà della Fondazione Cassa di Risparmio), il Dopolavoro della Manifattura e la Caserma Garibaldi pure, vediamo quanto ci mettiamo a "regalare" anche il Convento di Sant'Agostino.
AGGIORNAMENTO 15 Settembre 2016
E invece, nel Febbraio del 2015, Agenzia regionale del Demanio, Sovrintendenza, Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e Provincia firmarono un accordo grazie al quale una porzione del complesso (1.320 metri quadrati) sarebbero stati restaurati per ospitarvi le 4 classi del biennio del liceo musicale Passaglia attualmente dislocate in Via della Corticella, ed altri uffici pubblici tra cui una parte (?) della biblioteca governativa, in una strana coesistenza al tempo dell’accordo tutt’altro che definita e ancora oggi difficile da immaginare. Un investimento cospicuo per un totale di 1 milione e 604 mila euro, di cui 720 mila necessari per il completamento di un primo lotto che avrebbe dovuto concludersi entro la fine del 2015 con il trasferimento delle classi del Passaglia, ma… siamo quasi alla fine del 2016 e il complesso è ancora chiuso senza che dall'esterno si possa capire se il cantiere sia attivo e a che punto siano giunti i lavori. Attendiamo speranzosi di vedere come andrà a finire e intanto ci facciamo qualche domanda non proprio capziosa. Se una porzione dell’edificio (1.320 metri quadrati) è stata destinata ad uffici pubblici (?) e quattro aule scolastiche (?), cosa ne sarà dell’altra? Di quanti metri quadrati stiamo parlando? Chi l’avrà in concessione, cosa ci farà e per quanti anni? O dobbiamo supporre che sarà lasciata in stato di abbandono?
|
Se non diversamente segnalato, le immagini con firma Cinzia o Ethan Ricci, sono prevalentemente tratte da materiali fotografici e grafici dell'autore e/o sue elaborazioni digitali. La riproduzione parziale e non a scopo commerciale del materiale pubblicato (immagini e testi) è permessa citando la fonte (indirizzo web), l’autore (Cinzia Ricci, Ethan Ricci o altri), diversamente tutti i diritti sono riservati e la riproduzione non è consentita. Questo sito, testato principalmente con Firefox, Internet Explorer e Safari, è privo di contenuti dannosi per i computer, inoltre, non è ottimizzato per una visione su telefoni cellulari. Risoluzione schermo consigliata: 1024x768. |