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Aggiornata
Martedì 13-Mar-2018
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BOIA DEH!
Sino a Maggio del 2013, la famosa e terrifica Casa del Boia cadeva letteralmente a pezzi, poi è intervenuta la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e... miracolo, nel Giugno del 2014 tutto fatto. Tutto nuovo, ma nuovo davvero. Lampioni avveniristici, scale e passerelle in acciaio, metallo cromato e Colten (ancora, sì, è proprio una fissazione), infissi neri in alluminio, ascensore, asfalto natura (ancora, sì, pure lui) - in pratica, del vecchio edificio seicentesco rimangono solo i muri con buona pace di chi pensa che i restauri conservativi, tesi almeno a non stravolgere l'aspetto originale, abbiano senso - a Lucca. Lo so, vi era ben poco da salvare. Lo so, restaurare costa molto di più che buttare via e sostituire con materiali industriali. Però dei limiti devono, dovrebbero esservi. Mi chiedo, ad esempio, dove sia finita la vecchia pavimentazione che, non tutti lo sanno, sul mercato dei restauri edilizi vale un patrimonio (tant'è che le mezzane, e i pavimenti in graniglia tipici delle nostre zone, vengono rubati dalle case abbandonate o disabitate insieme a molto altro - tegole, coppi, canale, manufatti in pietra e cotto in generale, porte, finestre, ecc.). Al suo posto, oggi, c'è un bel parquet economico - roba da far invidia al signor Ikea. Non so cosa ne pensi la Soprintendenza, ma io credo che queste scelte, questo modo di recuperare il patrimonio edilizio storico, sia semplicemente indifendibile.
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