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Aggiornata
Mercoledì 14-Mar-2018
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INSEGNE IN CERAMICA
Piazza San Michele, angolo Via Beccheria e Vicolo dello Stellino. Dove adesso c'è la farmacia e i negozi di abbigliamento Principe e Sugarò, negli anni Venti vi era il rinomato Caffè Casali che occupava ben tre vetrine ed altri due negozi che occupavano le altre tre. Le sei vetrine (opera, pare, di Gian Lelio Menesini) erano e sono decorate con insegne e ceramiche realizzate nel 1922 da Umberto Pinzauti (1886-1960), scultore fascista all'epoca piuttosto noto e apprezzato (il monumento funebre dedicato a Ines Rappa presente al cimitero Urbano di Lucca, è una sua opera realizzata quello stesso anno). Dodici leziosi putti Liberty intervallavano le sei insegne, anch'esse probabilmente in ceramica. Sparite o distrutte tutte - tranne una, forse. E' solo una supposizione, ma studiando le fotografie che ho scattato recentemente, ho scoperto che sotto l'insegna di Sugarò potrebbe ancora esserci l'insegna della bottega G. Nardi (ignoro cosa vendesse). Il cartellone attuale, infatti, è di poco più corto rispetto allo spazio disponibile, perciò, da sotto sbuca un'insegna precedente colorata blu oltremare e oro, tonalità compatibili con lo stile dei putti. L'insegna di Sugarò, purtroppo, è stata fissata avvitandola su quella sottostante - poco male, in effetti, l'importante è che quando sarà rimossa, si vigili affinché non sparisca quello che nasconde. In quanto ai putti, direi che non se la passano bene: crepe e fratture anche molto vistose, gambe, piedi, mani e braccia rotte, scheggiature, abrasioni e sporcizia. Anche la muratura comincia ad avere problemi.
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