Pagina creata nell'Ottobre 2014 |
Aggiornata
Mercoledì 14-Mar-2018
|
TRASCURATEZZE "STELLARI"
La seicentesca Madonna dello Stellare (anche detta dello stellario o dello stellone, per quel vezzo tutto nostro di dare molteplici denominazioni ad ogni cosa o non voler abbandonare le vecchie), è uno dei monumenti più rappresentativi di Lucca e primo in Italia dedicato all'immacolata. Opera di Giovanni Lazzoni (1618-1687), sorge in quella che su certe mappe della città, è chiamata Piazza della Fratta, prospiciente Piazza San Francesco, al quadrivio con Via del Fosso, Via della Fratta, Via San Nicolao e Via Santa Gemma Galgani. Un tempo, a pochi metri di distanza, sorgeva l'Orataorio di Santa Maria della Fratta, demolito nel 1808 da quei devastatori che furono i Baciocchi. La madonna dello Stellare fu restaurata nel 2005 grazie ad una sottoscrizione promossa dal Lions Club Lucca Host, dall'Antico Uffizio della Zecca ed altre personalità e realtà cittadine - importante, anche in questo caso, il contributo economico fornito della Fondazione Cassa Di Risparmio. Desidero parlarne perché amandola molto trovo insopportabile il trattamento che certi lucchesi, di sicuro i più sciatti, qualunquisti, incivili e incolti, le riservano. Comincerò dicendo che il perimetro del monumento, sui quattro lati protetti dalla cancellata, è comunemente utilizzato per parcheggiarvi le auto - sempre accostatissime all'inferriata -, tant'è che i paracarri realizzati in ferro scatolato sono praticamente divelti a causa delle manovre degli automobilisti provetti che transitano e sostano in zona. Piazza San Francesco è diventata interamente pedonale nel 2013, ma evidentemente il divieto di sosta e parcheggio non arriva sino al Monumento, il quale funge, tra l'altro, da rotatoria e quindi, a maggior ragione, non vi si può parcheggiare intorno. Ma dev'essere difficile capirlo. Qualcuno obietterà: dov'è la segnaletica che lo vieta? Rispondo: occorre metterla? Oltretutto, anche vi fosse, pure ad ogni angolo del basamento, non avrebbe alcun effetto come del resto avvenuto nel caso dell'affissione di cartelli che vietavano di appoggiare le biciclette alla cancellata! Se alle minacce non seguono azioni coerenti, sistematiche e imparziali, anziché scoraggiare le brutte abitudini, si finisce per incentivarle.
Occorre non solo ripristinare la chiusura a chiave del cancello, ma anche riparare e rinforzare i paracarri prima che, essendo ormai tanto compromessi, non possano più proteggere gli angoli del monumento. Se poi si decidesse di elevare con costanza multe a raffica e si provvedesse alla rimozione forzata delle auto e delle biciclette parcheggiate intorno al monumento, forse riusciremmo non dico a risolvere, ma almeno a limitare il fenomeno. Normale amministrazione, o almeno tale dovrebbe essere.
ALCUNE CURIOSITA'
L'inferriata fu collocata intorno al monumento nel 1885 e in seguito modificata per rimuovere i bellissimi lampioni posti ai quattro angoli. Chissà dove sono finiti. Si noti che all'epoca il basamento non era dotato di paracarri, essi furono aggiunti al momento della modifica. Infine, qualcuno nel 1925 avrebbe voluto coprire il fosso e insieme demolire tutti i fabbricati di Via Roma da Palazzo Cenami a Via Beccheria, Corte dell'Angelo compresa. Questo per fortuna ci è stato in parte risparmiato.
|
Se non diversamente segnalato, le immagini con firma Cinzia o Ethan Ricci, sono prevalentemente tratte da materiali fotografici e grafici dell'autore e/o sue elaborazioni digitali. La riproduzione parziale e non a scopo commerciale del materiale pubblicato (immagini e testi) è permessa citando la fonte (indirizzo web), l’autore (Cinzia Ricci, Ethan Ricci o altri), diversamente tutti i diritti sono riservati e la riproduzione non è consentita. Questo sito, testato principalmente con Firefox, Internet Explorer e Safari, è privo di contenuti dannosi per i computer, inoltre, non è ottimizzato per una visione su telefoni cellulari. Risoluzione schermo consigliata: 1024x768. |