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Aggiornata
Mercoledì 14-Mar-2018
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NOTICINE NON SOLO PER TURISTI # 1
In via Calderia vi sono parecchie cose che meritano la nostra attenzione. Di una ho già parlato (la splendida insegna in vetro dell'arrotino, al civico 9, prossima a frantumarsi - vedi la scheda), oggi propongo uno sguardo d'insieme dal civico 12 al civico 16: vetrine, portale ed edicola con affresco devozionale. Nel 1935, questa porzione di edificio si presentava come nella foto in B/N, in alto a sinistra, ora è assai diversa e presenta alcuni rimaneggiamenti, il più discutibile dei quali è aver completamente modificato il portale tra le due vetrine, un tempo ad arco, in pietra, oggi squadrato e rientrante. L'unica nota positiva è che sia stato conservato il fregio in marmo finemente lavorato di epoca sicuramente precedente alla realizzazione del portone stesso, nella forma e nello stile che le fotografie di repertorio ci permettono di apprezzare. Naturalmente, dopo il 1935, l'attività dello stabilimento meccanico Cosentini è cessata e il negozio ha subito numerose modifiche, a partire dalla rimozione della bella vetrina in legno, sorte toccata alla maggior parte delle botteghe lucchesi. Non sappiamo cosa vi fosse sotto la struttura, ma è logico supporre che vi fosse la rosta ancora oggi esistente, del tutto identica a quella presente al civico 16 sino al 1935, poi, da lì, chissà quando, rimossa. In ultimo, parliamo dell'edicola in pietra posta al primo piano (non al secondo come più fonti riportano), contenente un affresco del sei/settecento raffigurante la Madonna del Sasso. Nel 1935, l'edicola non c'era. L'affresco era protetto da una semplice cornice in legno con sportello e vetro. Tra il 1935 e gli anni Ottanta, quindi, periodo del meritorio censimento voluto dalla Fondazione Ragghianti, è stata realizzata intorno all'opera. L'affresco, già nel 1988, non era in buone condizioni e recava tracce di successive ridipinture. Oggi, come allora, è protetto da uno sportello con intelaiatura metallica e vetro. Probabilmente la sua salvezza, senza non avremmo nulla di cui scrivere. Osservando la superficie si notano i classici segni della martellatura con cui si preparavano le opere murarie per la stesura dell'intonaco a calce. La Madonna e il bimbo hanno ancora le loro coroncine e la Vergine ha ancora la sua collana, è andata perduta, però, quella che adornava il collo del bambino (assente già nelle foto scattate durante il censimento), rimangono infine altri abbellimenti in metallo. Tra tanti disastri causati dal tempo e dall'incuria, le condizioni generali di questa edicola e del suo affresco non sono certamente tra le peggiori. Figuriamoci se lo fossero.
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