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SCHEDA NUMERO 005
   

DENOMINAZIONE

BOTTERO poi BERTINI, PETRI & C.

COMUNE

Capannori

LOCALITÀ

Marlia

LOCALIZZAZIONE

Poco dopo il 3° chilometro dall'incile

   

TIPOLOGIA

Fabbrica di filati cucirini

FONTE ENERGETICA

Turbina idraulica

FORZA MOTRICE

46 CV (in totale 141,65 CV)

CONCES. FORZA MOTRICE

11 Marzo 1889, con altri tre opifici

ULTIMA SEGNALAZIONE

OPERAI N.

1881, 160 operai
1891, 30 operai
1892, 160 operai
1907, 160 operai

GIORNI LAVORATIVI ANNUALI

CORPI FABBRICA

VILLAGGIO INDUSTRIALE

 

 

DATA FONDAZIONE

1874

DATA CESSAZIONE

1921

 

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Immagine mancante

FD018) Edificio della Fabbrica Bottero affittato nel 1881 alla ditta Niemack, Marlia. Dettaglio tratto da: Visita alla fabbrica del sig. cavalier Carlo Niemack, Biblioteca governativa, legato Domenici, 37/53


IL SITO OGGI

ESISTENTE

SI

PROPRIETÀ

Privata

DESTINAZIONE D’USO

Palestra

ACCESSIBILITÀ ESTERNI

ACCESSIBILITÀ INTERNI

CORPI FABBRICA RESIDUALI

PRESENZA MACCHINARI

STATO DI CONSERVAZIONE

RISCHIO ARCHEOLOGICO

DICHIARAZIONE D’INTERESSE

CENNI e ANNOTAZIONI STORICHE

Qui inizia un sito produttivo quando G. BARTOLOMEO BOTTERO nel 1874 ottenne dal Ministero delle Finanze “il permesso di praticare una condotta allo scopo di convogliare alla sua erigenda fabbrica per la lavorazione del ferro, una quantità d'acqua di 1,60 mc/sec, capace di generare 46 cav. din.” (G. Petroni, “Il Condotto Pubblico”, Lucca 2011, pp. 54-55). L'impresa del Bottero non ebbe successo e nel 1881 affittò il suo impianto alla ditta Niemack & C. che lo trasformò in una ritorcitura per la produzione di filati di cotone con 160 operai. Nel 1890 la FABBRICA ITALIANA FILATI CUCIRINI che aveva assorbito la Niemack, decise di ristrutturare la fabbrica e poi dislocò la produzione all'Acquacalda. “Nel 1892 l'immobile Bottero fu affidato alla ditta BERTINI, PETRI e C. che gestiva una fabbrica di filati cucirini e dava lavoro a 143 donne e 17 operai. La forza nominale proveniente dal Condotto era di 80 HP, trasformati in 40 cav. din. effettivi dalla turbina installata dal proprietario originario. Le macchine in funzione erano 66 e tra queste c'erano 3 banchi da 300 fusi ciascuno che producevano 250 Kg. di filato al giorno.” (G. Petroni, op. cit., p. 56).

1900 - Come Bertini, Petri & C., la fabbrica occupa complessivamente 115 operai nella ritorcitura dei filati, per la quale agiscono 900 fusi rings, e nelle rocchetterie, sbianca e tintura. Una caldaia a vapore della forza di 2 cavalli servve per la sbianca e per la tintoria, mentre la forza motrice è fornita da un motore idraulico di 50 cavalli (1).
1912 – La fabbrica, come Marcucci, Petri & C., è incorporata nella Cucirini Cantoni Coats. Esporta prodotti in America, Persia, Olanda, Romania, ecc.
1921 - Cessa l'attività.

DESCRIZIONE ATTIVITÀ PRODUTTIVE

La ditta Bertini & C. esportava i prodotti in America, Persia, Olanda, Romania, etc. Produceva in media 250 chili di filo ritorto al giorno.

BIBLIOGRAFIA E FONTI PARTICOLARI

1) "Analisi di statistica - Statistica industriale", fascicolo VI-A, Notizie sulle condizioni industriali della Provincia di Lucca (Roma, Ministero di Agricoltura, Industria e Commercio, 1900, Seconda Edizione).

 

 

La riproduzione parziale e non a scopo commerciale del materiale pubblicato (immagini e testi) è consentita citando la fonte (indirizzo web da cui è tratto il contributo), il titolo dell'opera (Lucca industriosa - Ricerca di archeologia industriale e storia sociale), gli autori e le autrici (Francesco Petrini, Mimma Virginia Paradisi, Chiara Mazzanti e Ethan Ricci), diversamente tutti i diritti sono riservati e la riproduzione non è consentita.