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SEZIONE ICONOGRAFICA ALLEGATA ALLA SCHEDA n. 024

 

 

FD023) Marchio del Molino

FD024) ASCLu, scrittura protocollo generale, anno 1881, n. 2342

FD025) ASCLu, scrittura protocollo generale, anno 1881, n. 2342

FD022) ASCLu, scritture protocollo generale, anno 1892, n. 5850

FD051) ASCLu, scritture protocollo generale, anno 1892, n. 5850

FD052) ASCLu, scritture protocollo generale, anno 1892, n. 5850

FD053) ASCLu, scritture protocollo generale, anno 1892, n. 5850

FD060) Pianta del Molino San Iacopo (Riferimento archivistico: ASCLu, Processi verbali, 1837).

Il disegno rappresenta il fabbricato costruito direttamente sul Condotto, in località San Iacopo alla Tomba, e dotato di quattro macine. Nel 1837 l'edificio è costituito da un piano fuori terra e da un piano interrato in cui si trovano le macine del Molino oltre ad un magazzino e ad una stalla. La Mappa, infilzata, disegnata dall'architetto comunale C. Lazzarini, si trova in un documento che vede in Stefano Mungai l'aggiudicatario in concessione enfiteutica perpetua del Molino suddetto.

Nel 1825 lo stabile era occupato da Giuseppe Antonio Pellegrini che vi svolgeva l’attività di filatore. Il laboratorio era dotato di 6 grandi vasche per la follatura e si estendeva da Via dei Bacchettoni a Via dei Borghi (oggi Via Michele Rosi) con altri ambienti occupati da telai, magazzini e stanze accessorie. Succesivamente all'accorpamento dell'edificio con il Molino di San Iacopo, il filatoio si trasferì in Via del Fosso al civico 219.

FW039) Cartolina postale indirizzata all'Ufficio Annona del Comune di Pescia, 1902.

FD061) Lettera con intestazione Molino San Iacopo (Riferimento archivistico: ASCLu, Protocollo generale, 1910, n. 2575).

FD062) Molino San Iacopo, Disegno, Prospetto su via dei Borghi (Riferimento archivistico: ASCLu, Protocollo generale, 1910, n. 2575).

FD063) Filanda Nieri (Riferimento archivistico: ASCLu, Protocollo generale, 1910, n. 2575).

Immagine fotografica della Filanda Nieri, nelle vicinanze di Porta S. Iacopo. La struttura che ospitava la filanda fu annessa al Molino San Iacopo. Lo stabile era in Via dei Borghi al civico 65.

FW022) Via Buiamonti, il Molino di San Iacopo a quattro palmenti, trasformato prima in filanda e poi in cartiera.

FD064) Progetto terrazzini Molino San Iacopo (Riferimento archivistico: ASCLu, Protocollo generale, 1899, n. 6314). Rappresentazione 1 a 100. La scritta sotto il disegno recita: Terrazzo sporgente dal vivo del muro M. 1,20 circa. Parte nord prospiciente le Mura.

FW025) L'edificio su Via dei Borghi (oggi Via Michele Rosi), angolo Via Buiamonti.

SL021) Il Molino era diviso in quattro ambienti che contenevano altrettante macine.

A) Ingresso del Condotto. B) Portico scoperto tra l'ingresso del Condotto e il Molino. C) Molino. D) Area scoperta in comune con l'edificio confinante. E) Uscita del Condotto. (2)

FD148) Pianta, 1847

 

 

 

CR017) Il tratto scoperto del Condotto che alimentava il Molino (2014).

CR018) L'edificio su Via Buiamonti (2014).

CR019) L'edificio sull'angolo tra Via dei Borghi (oggi Via Michele Rosi) e Via Buiamonti (2014).

CR020) Tracce del basamento in pietra dell'antico Molino Cinquecentesco (2009).

CR021) Il tratto del Condotto sottostante l'edificio (2014).

CR022) Tracce del basamento in pietra dell'antico Molino Cinquecentesco e il portale d'ingresso (2015).

CR023) Tracce del basamento in pietra dell'antico Molino Cinquecentesco e il portale d'ingresso (2015).

CR024) L'edificio su Via dei Borghi, oggi Via Michele Rosi (2014).

CR025) Ingresso del Condotto che alimentava il Molino (2015).

CR026) Colonna in pietra a pianta quadrata, un paracarro? (2015).

CR027) Cortiletto interno (2015).

FM002) Ex Molino San Iacopo (2015).

FM001) Dettaglio di ringhiera (2015).

 

NOTE

1) Gaia Petroni, “Il condotto pubblico di Lucca” (Maria Pacini Fazzi Editore, 2011).
2) Velia Gini Bartoli, "Lucca tra repubblica e principato", 2014 (PubliED editore in Lucca).

 

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