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SCHEDA NUMERO 056
NUMERO SU MAPPA ...
   

DENOMINAZIONE

MOLINO DI FONDO

COMUNE

Lucca

LOCALITÀ

Acquacalda

LOCALIZZAZIONE

Sul sito della Fabbrica Italiana di Filati Cucirini

   

TIPOLOGIA

Molino

FONTE ENERGETICA

Motore idraulico

FORZA MOTRICE

CONCES. FORZA MOTRICE

...

ULTIMA SEGNALAZIONE

OPERAI N.

...

GIORNI LAVORATIVI ANNUALI

CORPI FABBRICA

VILLAGGIO INDUSTRIALE

 

 

DATA FONDAZIONE

1384

DATA CESSAZIONE

SL012) Veduta aerea con lo stabilimento Cucirini Cantoni Coats e la cartiera Bartoli, già Giurlani, 1970-80 (immagine tratta da Gaia Petroni, “Il condotto pubblico di Lucca”, Maria Pacini Fazzi Editore, 2011)


IL SITO OGGI

ESISTENTE

...

PROPRIETÀ

DESTINAZIONE D’USO

ACCESSIBILITÀ ESTERNI

ACCESSIBILITÀ INTERNI

CORPI FABBRICA RESIDUALI

PRESENZA MACCHINARI

STATO DI CONSERVAZIONE

RISCHIO ARCHEOLOGICO

DICHIARAZIONE D’INTERESSE

CRONOLOGIA

1384 – Il molino viene costruito per ordine del Governo della Repubblica, l'opificio è dato in concessione a Lorenzo del fu Puccio di Firenze.
1413 - XVIII sec. – La concessione passa al mercante lucchese Stefano di Nello Fatinelli e ai suoi eredi.
Anni '70 del XIX sec. – Il molino viene diviso tra Casimiro Giambastiani e nipoti, Stefano Mungai e Cosimo Giorgetti.
Intorno al 1880 – Casimiro Giambastiani e figli impiantano nella propria porzione di molino un lanificio, dagli stessi dato in parte in gestione al signor Schmit.
Intorno al 1886 – Il Cav. Niemack acquista la parte di opificio già destinata al lanificio Schmit per impiantarvi la sua fabbrica di filati.

"Ritrecine" è un'antica voce toscana di derivazione latina che indica una ruota idraulica "a pale dentate". Pare, tuttavia, che tale tipo di macchina sia stato introdotto nei paesi mediterranei dagli Arabi. Si diffuse quindi in Italia centrale, da dove proviene l'esemplare qui proposto e descritto, e poi nel centro Europa. Si tratta di uno dei pochi tipi di ruota idraulica ad asse verticale ed è interessante notare che le sue pale, scavate nel legno a forma di mezzo cucchiaio, compaiono in un disegno del Codice Atlantico di Leonardo (304 v.) che mostra una girante di questo tipo ed il modo di sagomarle. Diversi altri autori, fra cui Ramelli (1588), B. Belidor (1737) e Meissner (1880) illustrano tale tipo di ruota con varietà di rappresentazioni. Tale ruota è ad azione, cioè si muove sotto la spinta dovuta alla sola energia cinetica di una caduta d'acqua, che viene ottenuta liberamente alla pressione atmosferica. Essa presenta caratteristiche comuni alle moderne turbine in quanto l'acqua, entrata tra le pale, non ne rifluisce come nelle ruote idrauliche, ma attraversa il canale interpalare per uscire dalla parte opposta. Il ritrecine è infine una macchina motrice particolarmente adatta ad eseguire il lavoro di molitura in quanto, essendo ad asse verticale, permette di azionare la mola direttamente, senza il bisogno di ingranaggi.

Fonte: https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Ruota_idraulica_ad_asse_verticale_-_Museo_scienza_tecnologia_Milano_02291_foto.jpg

Nel collage:

1) Disegni tratti da "Osservazioni sui molini ad acqua situati nei territori di Piteglio, Prataccio e Prunetta", di Rolando Nesti, Associazione Pro Loco Prataccio, 1994

2) Ruota custodita nel Museo Nazionale della scienza e della tecnologia "Leonardo da Vinci", Milano.

 

 

La riproduzione parziale e non a scopo commerciale del materiale pubblicato (immagini e testi) è consentita citando la fonte (indirizzo web da cui è tratto il contributo), il titolo dell'opera (Lucca industriosa - Ricerca di archeologia industriale e storia sociale), gli autori e le autrici (Francesco Petrini, Mimma Virginia Paradisi, Chiara Mazzanti e Ethan Ricci), diversamente tutti i diritti sono riservati e la riproduzione non è consentita.