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Pagina creata nel Maggio 2015
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Aggiornata Venerdì 03-Feb-2023

 

CORTE DEL PESCE

 

Sotto la volta che conduce in Corte del Pesce vi è questa bella edicola in pietra del 1791. In origine era un’opera destinata al culto (si noti il sottostante ciborio cinquecentesco in pietra calcarea), poi è diventata di interesse pubblico, ma non le ha giovato.

Un tempo custodiva una tela che probabilmente è stata rubata e sulla quale non è possibile reperire altre informazioni. Sino almeno agli anni Ottanta, l'edicola era dotata di sportelli in legno. Oggi, al posto del dipinto vi è una tavola di legno marcescente, gli sportelli non vi sono più e sebbene sia stata ripulita, di certo non si può dire che le sue condizioni siano buone, così com'è disdicevole lo stato generale della volta che è utilizzata per parcheggiare gli scooter, come discarica e come orinatoio, perché a certi lucchesi proprio non va giù di spendere sessanta centesimi per pisciare (i gabinetti pubblici, peraltro pulitissimi, sono proprio lì di fronte).

Tra gli arredi urbani privati e pubblici che meritano tutela, sono incluse anche le lanterne in ferro. Qui ve n'è una che avrebbe bisogno di una bella pulita, a patto che questa non diventi un'occasione per farla sparire.

 

ANCORA...

 

 

Lo stato di degrado della volta che da Via Pescheria conduce in una delle più belle corti di Lucca, non è dato solo dal fatto che venga utilizzata come orinatoio e come parcheggio di scooter, che sia una discarica comodissima dove abbandonare i rifiuti e che i muri cadano a pezzi, è dato anche dalla presenza di un notevole numero di bussolotti, armadietti e scatole di plastica o metallo, esterne e murate, alcune ancora in uso, altre no. Qui ve n'è di spettacolari, come si evince dalle foto. Tubi, cavi, guaine che pare una ragnatela. Gas, luce, acqua, tutto a vista, per gentile concessione di amministratori buoni solo ad evocare il turismo e poi niente fanno per meritarlo. Ma non si creda che questo sia un caso eccezionale, isolato - brutture del genere, talvolta anche pericolose, sono dappertutto, sono così diffuse che per documentarle non basterebbero migliaia di fotografie. Si cominci allora a dare una sistemata a partire dalle situazioni più eclatanti, le più insopportabili, e si studi un modo di armonizzare le esigenze abitative e commerciali con i limiti estetici e architettonici di questa meravigliosa città. Si può fare, credetemi, basta un po' di buona volontà.

 

 

A Lucca, dopo il fenomeno della pietra di Palazzo Bernardini che non vuol stare al suo posto, si ha l'altrettanto misterioso fenomeno degli sportelli che proprio non vogliono stare chiusi. Se ne trovano aperti di tutti i tipi: del gas, dell'acqua, della telefonia e dell'energia elettrica. Non è un problema da poco, perché l'accesso ai contatori e alle centraline può indurre gli improvvisati esorcisti a inondarli di acqua Santa e sapete che lei e il demonio non vanno d'accordo!

Scherzi a parte (e fermo restando che di sportelli aperti ve ne sono davvero tantissimi), qui siamo sotto la volta di Corte del Pesce, ingresso da Via Pescheria (sì, la pattumiera e il pisciatoio di Lucca). Le pessime foto scattate il 24 Giugno 2015 mostrano (oltre il sempiterno pattume) lo sportello aperto del vano che teoricamente dovrebbe proteggere il contatore... dell'illuminazione pubblica! Chiunque potrebbe manometterlo o danneggiarlo e dato che ultimamente c'è in giro tanta gente che non sa come passare il tempo, mi affretterei a farlo richiudere. Lui e gli altri, possibilmente.

 

 

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