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Pagina creata il 12 Marzo 2018
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Aggiornata Martedì 13-Mar-2018

 

VIA BUIA o PIAZZA DEL SALVATORE?

 

Tra le cose belle non necessariamente di valore che raccontano chi siamo stati, vi sono anche le insegne delle attività commerciali del passato, o almeno il poco che è rimasto dato che, nonostante i vincoli, alcune spariscono, altre vengono danneggiate, molte avrebbero bisogno di restauro e nessuno provvede.

Una di queste, la più povera e improbabile, è a mio avviso una semplice scritta sul muro: ghiaccio.

Si trova al civico n. 4 di Via Buia, angolo con Piazza del Salvatore. La corte, anticamente circondata da portici sorretti da colonne, oggi chiusi, e confinante con Corte del Decanato, è estremamente fatiscente ma, come ogni luogo che respira la sua storia, è visitatissima e molto fotografata.

La scritta è nera, realizzata a pennello senza troppa cura. Nel 2013 si leggeva ancora un numero di telefono a quattro cifre, oggi (Dicembre 2015) non è quasi più visibile.

Sotto la volta che conduce in corte, vi è anche un'altra scritta, "Negozio Frediani", posta sopra una porta murata che consentiva l'accesso al fondo commerciale adiacente. L'ampia scalinata che conduce ai piani nobili del palazzo, era probabilmente dotata di una bella porta in legno oggi assai malconcia - probabilmente farà una brutta fine (attualmente è appoggiata contro il muro, tra i sacchi della spazzatura).

Ho cercato informazioni su entrambe le attività e sul palazzo stesso, ma non ne ho trovate e siccome stanno ristrutturando l'edificio, mi auguro che gli interventi non rimuoveranno o danneggeranno queste tracce preziose.

 

IL GHIACCIO

 

Un tempo, ovviamente, non esistevano i frigoriferi (o come si chiamavano una volta, frigidaire), ma tutti gli alimenti freschi hanno sempre avuto la necessità di essere conservati con il freddo. Non vi tedierò narrando la storia di come il ghiaccio era prodotto prima che fosse possibile ottenerlo chimicamente, mi limiterò  a dire che le produzioni artigianali di ghiaccio naturale vennero sostituite intorno agli anni Venti e Trenta da vere e proprie fabbriche di ghiaccio artificiale – un’industria che fu straordinariamente importante, in tutto il mondo. Stampi pieni d'acqua venivano immersi per qualche ora in una vasca dove circolava una soluzione salina raffreddata da compressori, oppure messi a contatto con gas liquefatti come ammoniaca o freon. L’arrivo dagli Stati Uniti dei primi frigoriferi che sostituirono le antiche ghiacciaie, decretò rapidamente la fine della produzione di ghiaccio.

 

AGGIORNAMENTO

16 Settembre 2016

 

Dal 2013, anno in cui scattai le foto che documentavano lo stato della scritta, il tempo e l'incuria hanno lavorato bene, contro la conservazione naturalmente. Le sue condizioni sono notevolmente peggiorate e non dubito che fra breve non rimarrà molto da osservare, a parte le condizioni generali della volta e della corte sempre più disastrose.

Ciò di cui non scrissi abbastanza redigendo questa scheda, era il livello del loro degrado, dovuto anche, in buona parte, all'uso che ne fa l'attiguo negozio di ortofrutta che le utilizza come parcheggio privato, nonché come magazzino temporaneo stoccandovi non solo la merce, ma anche la propria spazzatura. Così, i molti visitatori che entrano per curiosare, si trovano di fronte uno scenario da brividi fra cumuli di sporcizia e masserie abbandonate, macerie, rottami, bancali, cassette di legno e quant'altro. Vi è anche un gabinetto con porta divelta (che qualcuno certamente e nonostante tutto continua ad usare) di cui non descriverò l'interno per decenza. Una situazione oggettivamente intollerabile persino dal punto di vista igienico, specie considerando il fatto che la corte è liberamente accessibile e situata in pieno centro storico, tra l'altro a due passi dai palazzi sede dell'amministrazione comunale!

Un'ultima particolarità: i numeri civici. Come già evidenziato in altre occasioni, le numerazioni a Lucca sono assurde, esteticamente disomogenee, insufficienti o del tutto inesistenti. Qui abbiamo la numerazione di Piazza del Salvatore che comincia… in Via Buia!

 

 

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