BAGNI COMUNALI

Foto e/o elaborazione di C. Ricci

BAGNI COMUNALI

Di quelli che furono i provvidenziali Bagni Comunali, non resta che una bella facciata vagamente Liberty sul lato dell'ingresso principale (Via delle Chiavi d'Oro al civico 6), il grande comignolo in mattoni da cui uscivano i fumi della caldaia a carbone che serviva per produrre l'acqua calda, e gli attuali gabinetti pubblici con ingresso sul retro dell'edificio (tra l’altro potrebbero servire la vicina Torre Giungi che ne è sprovvista (!), ma avendo orari e turni di apertura assurdi, è più facile trovarli chiusi che aperti, quindi sono abbastanza inutili).

Un tempo Lucca è stata una città civile ed ospitale che offriva ai viaggiatori e ai residenti senza il bagno in casa, un luogo dove rinfrescarsi e provvedere alla propria igiene personale. L'ambiente era pulitissimo e ben riscaldato d'inverno, vi erano ampie stanze da bagno con vasca e docce assai confortevoli, si potevano avere asciugamani medi e grandi, puliti, sapone e shampo. Con pochi spiccioli, insomma, si godeva di un ottimo servizio senza dover sottostare a limiti di tempo o di consumo dell'acqua.

I Bagni Comunali sono rimasti in funzione sino ai primi anni Novanta, poi, con l'arrivo degli immigrati che presero a farne un luogo di ritrovo importunando gli avventori e litigando tra loro, la situazione si fece complicata e il Comune, forse non volendo più sobbarcarsi le spese di gestione a rimessa e forse, ancor di più, non riuscendo a garantire sicurezza e decoro, li chiuse.

Al suo posto, oggi, vi è un ameno Centro socio-culturale per anziani e non è dato sapere se all'interno vi siano ancora gli ambienti originali (le stanze da bagno, per intenderci), ma ovviamente ne dubitiamo.

Ho cercato in rete informazioni sulla sua storia, senza trovarle. Il lettore dovrà accontentarsi di questa breve noticina piena di rimpianto per gli usi civilissimi del secolo scorso, per le buone abitudini che non abbiamo più.