SCIATTERIA

Foto e/o elaborazione di C. Ricci

SCIATTERIA

Passeggiando per Lucca non si può evitare di notare l'abbondanza di rabberci, di tubi, guaine e cavi elettrici/telefonici esterni che "decorano" le pareti degli edifici, situazione che in alcune zone, come ad esempio in Via dell'Anfiteatro, è ormai fuori controllo, ha raggiunto livelli di una tale evidenza e invadenza da non potersi più né giustificare, né tollerare, non solo perché indecorosa a vedersi, ma perché rappresenta un vero e proprio problema di sicurezza, di pericolo per le cose e le persone.

Le fotografie che compongono il collage dimostrano a semplice titolo di esempio quanto anche le scatole di derivazione esterne contenenti i contatori e le centraline siano divenute endemiche e onnipresenti, e quanto sia divenuta consuetudine lasciare in bella vista le tracce dei precedenti impianti in disuso, quasi fossero reperti archeologici al pari delle vestigia antiche devastate da una tale stratificazione, da un tale inestricabile groviglio. A voler documentare lo stato dell'arte, non basterebbero migliaia di fotografie, interminabili sopraluoghi, rilievi metro per metro.

Questa estate, il Sindaco annunciò tramite i compiacenti megafoni offerti dai quotidiani locali, che avrebbe dato corso ad un'opera di rimozione e riordino - a partire, appunto, da Via dell'Anfiteatro. Ad oggi non ho notizia che i lavori siano mai iniziati e francamente non ne sono stupita perché il caos e l'abbondanza di scatole, fili e tubi è tale che non bastano alcune fascette per rimediarvi.

Individuate le singole competenze e responsabilità, serve mettere d'accordo i proprietari degli impianti, a partire dai fornitori e dai gestori dei servizi, delle utenze, i quali devono mettere a disposizione le loro squadre di operai e farli lavorare tutti insieme, in modo coordinato. Un'impresa epica, titanica. Solo gli sciocchi possono pensare che il Comune, da solo, tramite propri operai generici, potrebbe mettervi mano in modo sensato e organizzato, sapendo quello che fa, assumendosi il rischio di provocare incidenti e danni. Non è compito suo, in effetti, ma rivedere il regolamento urbanistico, con effetto retroattivo, sì - quindi dovrebbe puntare i piedi ingiungendo di fare quello che è necessario. Potrebbe farlo, se volesse... volesse?