PARCHEGGIATORI ABUSIVI, Piazza San Ponziano

Foto e/o elaborazione di C. Ricci

A Lucca, come in tutte le città italiane, il fenomeno dei parcheggiatori abusivi è esteso e di difficile soluzione. Tra quelli occasionali che chiedono semplicemente l'obolo dopo aver aiutato a trovare un posto, e quelli "storici", tollerati non si capisce in virtù di quale accordo con la Polizia e le varie amministrazioni che si sono succedute negli ultimi decenni, ve ne sono di nuovi, estemporanei, che dell'arte di raggranellare due spiccioli sono veri campioni.

Le foto proposte scattate nel Giugno del 2014, ne mostrano uno che ha escogitato il seguente sistema: tra una visita e l'altra del personale preposto al controllo delle auto in sosta, chiede agli automobilisti in uscita il tagliando (non si capisce perché, ma il più delle volte glielo consegnano), verifica l'orario e se il biglietto non è ancora scaduto, prontamente cerca di rivenderlo agli automobilisti in entrata. Suppongo che applichi congrui sconti, giacché questi, spesso, lo acquistano.

Domanda - offerta. E' la dura legge del mercato. Se non vi fossero tanti furbetti sempre pronti a gabbare il sistema, il problema non si porrebbe.

Altra storia sono gli abusivi "storici" che infestano i parcheggi gratuiti - loro nessuno li caccia o sanziona. Questi sono perfettamente organizzati con tanto di sedie e bevande tenute in caldo o al fresco, dipende dalle stagioni. Una piccola forma di imprenditoria a conduzione familiare con tanto di collaboratori per coprire tutte le ore del giorno. Li trovavamo puntuali come orologi svizzeri, 365 giorni l'anno, nel parcheggio dell'ex Ospedale Campo di Marte. Ora che la struttura è diventata una specie di cattedrale nel deserto a causa del trasferimento nella scatola vuota che è il San Luca dove invece il parcheggio è privato e a pagamento, di sicuro piovono moccoli e accidenti. Ma il lettore non tema che la chiusura del Campo di Marte abbia scoraggiato o ridotto sul lastrico l'allegra combriccola - l'impresa prosegue anche in altri parcheggi, primo fra tutti quello ad Antraccoli durante le sue rinomate sagre.