La collana propone tutti i racconti scritti dal 1985 al 2024. C’è chi afferma che il racconto sia una forma minore di narrativa, buona per una lettura veloce e distratta, da portarsi sulla spiaggia, in autobus, al bagno. C’è chi afferma che solo il romanzo dimostra le reali capacità narrative e linguistiche, la grandezza letteraria di un autore. Sarà vero?
Nella collana è incluso “Borderline” che, seppur non opera di fantasia, racconta storie – brevi – di vite lunghe e complicate.
BORDERLINE Testimonianze LGBTQIA+ 2003-2005
Dall’introduzione
Un’inchiesta durata due anni, incontrando donne lesbiche, uomini gay, persone bisessuali e transessuali, raccogliendo le loro storie, testimonianza che la realtà mostrata da TV e giornali è molto parziale, troppo, che una parte della comunità LGBTQIA+, forse la maggioranza, ancora vive nell’ombra e nel silenzio.
«Vuoi essere la prima?» Mirella adesso è dubbiosa, teme che attraverso il racconto qualcuno la riconosca. Le garantisco l’anonimato, le assicuro che non dirò nulla che possa comprometterla, faccio fatica ma alla fine si convince e mi dà appuntamento in un bar perché, dice molto seriamente: «è meglio se di certe cose non ne parliamo a casa…».
FLORILEGIO Il giuoco della campana, Ritratti, Cronache di provincia e altre storie, 1985-2006
Dall'introduzione
Più che una raccolta, un'antologia. Il giuoco della campana, Ritratti, Cronache di provincia, Lady and Lady Smith ed altri - un tuffo nel passato, nei primi tentativi di raccontare storie, almeno sino alla fine degli anni Novanta. Oggi l'autore legge queste pagine con tenerezza e compiacimento: tenerezza verso la semplicità, l'ingenuità e talvolta la presunzione, compiacimento per l'ottima riuscita, nonostante il mestiere di scrivere fosse ancora in divenire o, come nel caso dei racconti degli anni Duemila, risentisse pesantemente delle vicende personali che lo avevano travolto. Insomma, la profondità e lo stile c'erano già e c’erano comunque - nel tempo, niente di tutto questo è venuto meno.
RÉSONANCES DA LA RUPTURE e VOCI Racconti 2005-2013
Dall'introduzione
Osservo le pagliuzze. L’erba è oro, per me.
Résonances da la Rupture – Rottura. Nel senso del distacco. Il punto di separazione, frattura, non necessariamente traumatica, catastrofica, percepibile. Quel taglio che, netto o incerto, separando mostra, dall’interno, il senso, il valore dell’intero – scisso e in mutazione. Stessa sostanza, diverse forme, struttura. Precisione chirurgica e casualità. Nell’attimo una vita – la vita. Geologia applicata all’esistenza, all’esistente, ai sentimenti, alle azioni e reazioni umane. Persone: gemme preziose – grezze o lavorate. Pietre che custodiscono in sé la propria storia, e quella dell’intera umanità. Sedimenti che raccontano il tempo: lo svelano, talvolta anticipano. Meteore: di passaggio, in transito.
Un Continuum ideale con le due raccolte precedenti, "Résonances da la rupture" e "Voci", con cui ha in comune la pretesa di raccontare le pagliuzze (vena in esaurimento) e talvolta le travi (scarsamente portanti). Segni su una lavagna che un semplice colpo di vento sparge e disperde - frammenti di vita minuta dimenticati già prima di manifestarsi, essere pensati, già prima di fluire verso la pagina bianca.
Polvere. Siamo polvere. E non è polvere l'universo intero?
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