Nel 1885 viene costruito a nord di Ponte a Moriano e quindi del Pubblico Condotto, il Cotonificio CARLO SCIACCALUGA che presto arriverà a impiegare 700 operai e a costruire dal nulla un Villaggio operaio. In una lettera del 22 marzo 1888 al Sindaco, lo Sciaccaluga scrive, fra l'altro: “Abbiamo ventiquattromila fusi a filare e quattromila a ritorcere. Produciamo giornalmente 500 Chilogrammi di filo di cotone e riceviamo e spediamo giornalmente Cinque tonnellate, che ci arrivano in merce greggia e che riparte lavorata.” Scrive il Morosi: “Una diga bellissima raccolse le acque del Serchio che per un canale lungo 900 metri, e una cascata di 10 metri, svilupparono, nella fabbrica, una forza di 600 cavalli, alimentando una potente turbina.” La descrizione della fabbrica che segue queste parole è a dir poco entusiasta (Antonio Morosi, “La città industriosa. Lucca alla fine dell'Ottocento”, articoli su “La Nazione” 1894 raccolti e prefati da U. Sereni, Lucca, 1997).
|
La riproduzione parziale e non a scopo commerciale del materiale pubblicato (immagini e testi) è consentita citando la fonte (indirizzo web da cui è tratto il contributo), il titolo dell'opera (Lucca industriosa - Ricerca di archeologia industriale e storia sociale), gli autori e le autrici (Francesco Petrini, Mimma Virginia Paradisi, Chiara Mazzanti e Ethan Ricci), diversamente tutti i diritti sono riservati e la riproduzione non è consentita. |