Pagina creata il 21 Gennaio 2016 |
Aggiornata
Domenica 20-Mag-2018
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CORTE DELLE UOVA
La Chiesa di Santa Lucia (in cui ebbe sepoltura la terza moglie di Paolo Guinigi, morta nel 1416), sorgeva dietro il coro di San Michele tra i civici 25, 26 e 26 bis (senza numero civico). Come molti (troppi) altri luoghi di culto, fu demolita dai Baciocchi nei primi anni dell'Ottocento. Rimane solo la scala a chiocciola di pietra del campanile alla quale si accede da Corte delle Uova dal civico 21 e tracce del basamento dell'abside. Corte delle Uova aveva più di un pozzo - ne ho contati ben tre tra il Settecento e l'Ottocento. Di uno, non documentato, vi sono ancora tracce in un angolo prossimo al civico 3, sotto uno sporto aggettante sostenuto da un lato da una mensola in pietra. Lo sporto, tra l'altro, protegge efficacemente un tabernacolo ligneo che custodisce un dipinto devozionale Settecentesco dedicato alla Madonna del Buon Consiglio. Uno si trovava nel finale di corte oltre il civico 12, ed uno dove oggi si trova una delle poche civilissime fontanelle rimaste a Lucca, purtroppo ma significativamente non più funzionante. All'ultimo piano dell'edificio che confinava con il campanile della chiesa vi è una preziosissima scala pensile a traliccio con pareti intonacate, tipica negli edifici turriformi antecedenti il XIII secolo - unica rimasta a Lucca. La si può osservare sia dal fondo opposto della corte, sia da sotto la galleria di collegamento tra il Palazzo del Decanato e l'abside della Chiesa di San Michele. Le sue condizioni sono tali che ci si chiede come possa essere ancora al suo posto. Prossima alla scala, una carrucola con staffa fissa che probabilmente serviva per issare masserizie al quinto piano. Addentrandosi nell'angusto vicolo che conduce al finale di corte, troviamo la bella staffa in ferro di un lampioncino non più esistente - da notare e apprezzare la fattura davvero graziosa e rifinita. Qua e là, portoni sghembi di fondi abbandonati, un arco di rinforzo, un terrazzino sostenuto da due belle mensole in pietra ed altre due sporgenti che ormai non sostengono più nulla. In fondo, al civico 12, il finale di corte: una minuta corticella privata deposito di biciclette. Si notano ancora tracce dell'antica pavimentazione in cotto. Qui, come già detto, tra il Settecento e l'Ottocento, vi era un pozzo circolare. Da segnalare, infine, un portale in pietra con stemma privo di numero civico e l'ingresso del civico 5 con trigramma al quale si accede da una scalinata in pietra semicircolare. Il toponimo allude all'antico mercato delle uova che qui aveva luogo.
GALLERIA FOTOGRAFICA
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