MEGLIO DEI RESTAURI, IL TEMPO - Baluardo di San Salvatore

Del Baluardo di San Salvatore ho già parlato (QUI e QUI), ma sono costretta a farlo nuovamente. Purtroppo.

Contro il paramento che affaccia sulla sottostante cannoniera, vi sono due lapidi: una in pietra riporta l’iscrizione “MDXC11” (1592) che risulta essere danneggiata in più punti e una in pietra calcarea sagomata in buone condizioni che riporta la dicitura “Restaurato l’anno MDCCCLXXIX” (1879). Quest'ultima, la cui iscrizione pare in rilievo seppur modesto, potrebbe essere stata realizzata sovrapponendo una lamina di metallo che nel tempo ha perso quasi del tutto la doratura originale.

Riordinando le fotografie che ho scattato negli ultimi due anni e mettendo casualmente a confronto uno scatto del 21 Luglio 2014 con uno risalente all'8 Ottobre 2015, ho fatto un salto sulla sedia: 15 mesi fa la lapide in pietra era integra!

Cos'è accaduto nel frattempo? Il paramento è stato pulito. I danneggiamenti, quindi, sono dovuti a tali interventi, dimostrazione che a Lucca sarebbe meglio lasciare che tutto se ne vada in malora, da sé, perché senza controllo, i restauri e le ristrutturazioni fanno più danni del naturale trascorrere del tempo.

Torno a ribadire una gigantesca ovvietà: non si possono affidare opere di restauro e manutenzione senza preventivamente documentare con foto e rilevazioni lo stato dell'arte, senza seguire gli interventi in corso d'opera e senza verificarne la qualità al termine, confrontando la documentazione passata e presente.

In virtù delle foto esistenti (incontrovertibili), il Comune di Lucca e l'Opera delle Mura dovrebbero ora quantomeno chiedere il risarcimento del danno, ma dato l'interesse che entrambi hanno verso la partecipazione attiva dei cittadini e la conservazione dei beni culturali, dubito che approfitteranno - così ci terremo i cocci (a proposito, dove sono?) e tanti saluti.

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